Il Mondiale di Formula 1 torna in Europa e con il Gran Premio di Spagna inizia la serie di circuiti più classici, che vedranno il campionato stabilirsi nel vecchio continente – con la sola eccezione del Canada, comunque un tracciato di grande tradizione – fino al Gran Premio d’Italia di settembre. Come spesso è accaduto, la gara di Barcellona segna l’inizio di una fase diversa del campionato, nella quale cominciano ad entrare in gioco gli sviluppi che le squadre hanno messo a punto sulla scorta dei dati raccolti nelle prime gare disputate.
La Scuderia di Maranello arriva in Spagna forte del doppio podio di Miami e con un Carlos Sainz che, dopo il terzo posto centrato in Florida, vuole fare bene davanti ai tifosi della Ferrari e ai suoi, 3500 dei quali saranno assiepati su una tribuna dedicata, la cosiddetta “Grada CS55”.
E alla vigilia della gara di casa, il pilota spagnolo della Ferrari, ha risposto a tre domande su pista, tifosi e aspettative.
1. La pista della tua gara di casa è conosciutissima da tutti i piloti dal momento che è tradizionale sede di molti test invernali. Quali sono le sue caratteristiche e quale è la parte che preferisci?
Carlos Sainz: “Quella di Barcelona-Catalunya è una pista che qualunque pilota ricorda a memoria ma penso anche una di quelle che piace un po’ a tutti. Si caratterizza per un mix di curve da alta, media e bassa velocità che rende impegnativo trovare il giusto bilanciamento per estrarre la massima prestazione dalla vettura per l’intero giro. Le curve che mi piacciono di più sono la 3 e la 9: la 3 è una lunga piega verso destra nella quale siamo sottoposti a una forza G molto intensa dall’inizio alla fine, mentre la 9 è un curvone da alta velocità in salita che, almeno in qualifica, sarà possibile affrontare in piena accelerazione. Questo circuito è davvero tosto e non vedo l’ora di poterci girare con queste vettura in condizioni ideali dopo le prove fatte ai test”.
2. Arrivi in Spagna dopo aver disputato la tua miglior qualifica, a Miami, e con il nono podio della carriera conquistato. A quale risultato punti per il Gran Premio di Spagna?
CS: “Il risultato è lo stesso di ogni gara: estrarre dalla nostra monoposto il massimo potenziale e, magari, lottare per vincere il Gran Premio. Certo, il fatto che sia la mia gara di casa la rende più speciale per tutti i tifosi che verranno a vederla sugli spalti, ma in termini di obiettivo questa rimane una gara come un’altra, nella quale cercare di dare il meglio”.
3. Anche questa gara torna ad avere il pubblico al completo, e c’è anche il ritorno della “Grada CS55”. Cosa ti aspetti dai tifosi e cosa ti senti di promettere loro?
CS: “Dopo due anni con pochissimi o nessun tifoso in circuito, sono contentissimo che in questa stagione ci sia il tutto esaurito su ogni tribuna. Aver potuto organizzare di nuovo la “Grada CS55” è per me una grande soddisfazione: è ormai diventata una tradizione e mi permette di entrare un po’ più in contatto con chi tifa per me. Detto questo, sono sicuro che il sostegno per la Ferrari e per noi piloti sarà enorme su qualsiasi tribuna e posso garantire fin da ora che io e la squadra ce la metteremo tutta per dar loro qualcosa per cui esultare. Speriamo in un grande weekend di gara in Spagna e con i tifosi felici in ogni angolo del tracciato”.