Alla vigilia del Gran Premio dell’Azerbaijan, ottavo appuntamento nel calendario del mondiale 2022 di Formula 1, andiamo alla scoperta del circuito di Baku con Antonio Giovinazzi.
Il circuito misura 6.003 metri, è composto da dodici curve a sinistra e otto a destra ed è quasi interamente sotto al livello del mare, come gran parte della stessa Baku: solo le curve 13 e 14 sono sopra lo zero altimetrico.
A livello aerodinamico i team dovranno trovare la migliore configurazione per riuscire ad essere veloci nel rettilineo principale ma dare al contempo ai piloti il giusto carico per i tratti guidati che si trovano nei primi due settori.
L’efficienza aerodinamica è dunque particolarmente importante, al pari della parte ibrida del motore. Inoltre l’asfalto offre un grip molto basso e tende a favorire l’insorgere del graining che in ogni edizione del Gran Premio ha condizionato la performance delle vetture durante la corsa. Attenzione anche agli ingressi della Safety Car: su questo tracciato le neutralizzazioni della gara sono all’ordine del giorno e possono presentare occasioni da cogliere al volo: anche per questo, forse, nessun pilota è finora mai riuscito a vincere per due volte a Baku. Ci sono due zone DRS, tra le curve 2 e 3 e sul rettilineo del traguardo.