Dopo due Gran Premi relativamente tranquilli per la direzione gara, a Silverstone è stata una domenica piena di contatti. Si sono verificati infatti diversi incidenti di gara che hanno reso piccante, e per certi versi spaventosa, una gara da sempre prestigiosa. Il direttore di gara, il tedesco Niels Wittich, e i commissari hanno avuto il loro bel da fare. Analizziamo i momenti salienti.
Dopo l’incidente di Zhou: Russell out e la ripartenza
Al via, due contatti hanno causato subito bandiera rossa. A centro gruppo Pierre Gasly ha provato a infilare la sua Alpha Tauri tra l’Alfa Romeo di Guanyu Zhou e la Mercedes di George Russell. Il francese ha capito con un millesimo di secondo di ritardo che non avrebbe potuto passare: troppo tardi. La sua vettura ha colpito la monoposto dell’inglese che ha a sua volta scartato sulla sinistra centrando in pieno Zhou. L’Alfa Romeo del cinese si è ribaltata e poi ha preso il volo, scavalcando le barriere e catapultandosi contro la rete di protezione a pochi metri dai tifosi [ VIDEO ]. Più indietro, Sebastian Vettel ha tamponato Alexander Albon: la Williams del tailandese è finita in testacoda, colpendo Esteban Ocon e Yuki Tsunoda. Ad aggiungere follia a questa confusione generale ci hanno pensato alcuni manifestanti, che hanno scavalcato le recinzioni e sono entrati in pista.
Nonostante l’incidente spaventoso, dopo una ventina di minuti, la F1 ha diffuso un comunicato in cui rassicurava piloti, addetti ai lavori e pubblico che Zhou stava bene, salvato dall’halo. La gara è ripresa con le posizioni tali e quali alla griglia di partenza, a prescindere dalle posizioni al momento della bandiera rossa. Il regolamento afferma infatti che, qualora la gara venisse sospesa dopo meno di un giro, la ripartenza deve effettuarsi con le posizioni della qualifica, a prescindere da eventuali scambi dovuti a sorpassi precedenti la sospensione. George Russell non ha potuto ripartire, nonostante le proteste. L’inglese ha mostrato grande umanità correndo a sincerarsi delle condizioni di Zhou. Tuttavia, la sua auto danneggiata è stata riportata in pit lane dal carro attrezzi. Il regolamento anche qui parla chiaro: nessuna auto può essere trasportata ai box dal carro attrezzi e poi ripartire, i piloti devono raggiungere la corsia box sulla loro vettura, altrimenti sono da considerare ritirati.
Verstappen-Perez-Leclerc: contatti alla ripartenza
La ripartenza ha evidenziato una vera e propria corrida tra i primi quattro. Carlos Sainz ha stretto Max Verstappen quasi contro il muro della pit lane: difesa solida ma onesta secondo la direzione gara. Infatti, lo spagnolo, pochi metri prima della prima curva ha lasciato lo spazio all’olandese. Alla curva Loop Charles Leclerc e Sergio Perez hanno avuto una lotta serrata e un contatto, anche qui ritenuto di gara, nel tentativo di prendere posizione prima del Wellington Straight. A fine rettilineo Leclerc ha cercato una manovra improbabile a Brooklands, con l’olandese che ha accompagnato all’esterno il monegasco. Dalle immagini si evince come Verstappen sia stato aggressivo, ma abbia mantenuto la sua traiettoria e dunque anche qui la decisione di Wittich risulterebbe corretta.
Dopo la ripartenza: Leclerc e Verstappen in difficoltà
Dopo la safety car causata dai problemi dell’Alpine di Ocon e le decisioni quanto meno discutibili del box della Ferrari, si è scatenata una sprint race di dodici giri. Alla Loop Sainz ha sfruttato le sue gomme soft nuove, Leclerc non ha mollato, ma lo spagnolo ha accompagnato il compagno di scuderia verso il limite della pista: altra manovra aggressiva di Sainz, ma regolare. Il monegasco, in difficoltà con le gomme bianche, ha dato filo da torcere anche a Perez, che ha dovuto prendersi il sorpasso con estrema aggressività all’ultima curva. Nel farlo, ha anche tagliato a Club, costringendo Leclerc ad andare largo. La direzione gara ha messo sotto investigazione questa manovra, ma non ha sanzionato il messicano. Lo stesso Perez, pochi metri dopo, per riprendere la seconda posizione sull’idolo di casa Lewis Hamilton, ha allargato la sua traiettoria in curva tre: anche qui per Wittich tutto regolare.
In questa gara, la cabina dei giudici, ha favorito lo spettacolo, regalandone a bizzeffe: anche Max Verstappen, con l’auto danneggiata, ha dovuto sudare e non poco per tenere dietro un indiavolato Mick Schumacher. Il figlio di Michael ha conquistato i suoi primi punti in F1. Questi duelli hanno fatto emozionare il pubblico, il metro di giudizio è stato flessibile e sembrerebbe aver funzionato.