Al termine del Gran Premio dell’Arabia Saudita, ennesima tappa dal verdetto già scritto, è intervenuto ai microfoni di Sky il presidente della Ferrari John Elkann. Un vero e proprio evento, dato che vederlo nel paddock è raro tanto quanto sentirlo parlare alla stampa. Ma alla fine della fiera avevamo bisogno di ascoltare le sue parole?
GRANDISSIMI RISULTATI
Il presidente della Ferrari ha sottolineato quanto per lui quella di Jeddah sia stata una “Grandissima gara per Ferrari“. Elkann ha voluto evidenziare lo spirito di squadra che si respira a Maranello, dalla grande prestazione di Leclerc fino al felice esordio del giovanissimo Bearman, passando per la presenza di Carlos Sainz nei box a poche ore dall’operazione all’appendice. Insomma secondo John: “Proprio questo fa sentire la Ferrari così speciale, al punto di esserne molto orgogliosi di tutti quelli che hanno lavorato per un risultato estremamente incoraggiante“. Del fatto che la Ferrari si impegni non c’è dubbio, ma sentir parlare di grandissima gara e di risultati incoraggianti appare un pochino di cattivo gusto. Soprattutto da chi è a capo della scuderia più vincente di sempre, che da ormai 16 anni non alza un titolo.
Elkann sembra un po’ quegli allenatori di calcio (uno di questi lo conosce bene), che nel momento in cui non sono più ingaggiati nella lotta al titolo ridimensionano gli obiettivi, dicendo che a inizio stagione il traguardo massimo era quello di centrare la qualificazione alle coppe europee.
PROGETTO GIOVANI
Proprio su Bearman viene fuori tutto l’orgoglio di Elkann: “Uno dei grandi sforzi di questi anni è stato quello di puntare sui giovani. Se uno guarda oggi, con Leclerc e Bearman abbiamo due piloti che sono cresciuti in Ferrari. Per noi è segno di grande orgoglio“. “È anche bello come in Ferrari il talento trovi un luogo dove potersi esprimere, questo non è dato da tutte le squadre“.Vero, la Ferrari Academy sforna tantissimi piloti di grande talento, cosa che però fa anche Red Bull e la stessa Mercedes che ha tra le mani il gioiellino italiano Kimi Antonelli. Ma allora perché la Ferrari negli ultimi anni ha strappato piloti alla scuola Red Bull come Vettel e Sainz e ora punta su una leggenda della Mercedes come Lewis Hamilton? Operazioni corrette, anche se ora contraddette, per una scuderia che vuole giustamente a tutti i costi vincere un titolo mondiale.
MONDIALE ENTRO IL 2026?
Alla domanda di Vanzini sulla possibile vittoria del Mondiale F1 entro il 2026 (come dichiarato dallo stesso presidente nel 2022) Elkann risponde: “Sarà un ciclo che si chiuderà. L’importante è essere competitivi e alimentare questo spirito che si è percepito questa sera“. Insomma Elkann chiude con una risposta insipida, in cui non riesce a rivendicare nemmeno una sua personale promessa fatta ormai due anni fa al mondo della Rossa. Siamo tutti contenti del fatto che lui sia contento dello spirito Ferrari visto in Arabia, ma quello che vedono i tifosi ogni domenica, da ormai due anni, sono i quasi venti secondi che Max Verstappen rifila alle belle rosse di Maranello.