A proposito del Gran Premio di Arabia Saudita, andato in scena a Jeddah nello scorso weekend, che ha visto l’affermazione di Max Verstappen dopo un serratissimo duello con Charles Leclerc, l’Équipe titola così in copertina: “Les rois du pétrole”. A ben vedere, sono proprio i re del petrolio i veri protagonisti della gara. Re senza corona ma con molte prerogative, che possiamo identificare in molti modi, a seconda del punto di vista che vogliamo adottare. Ai re del petrolio appartengono le mani di chi orchestra un evento come un Gran Premio, tanto lunghe da riuscire a farsi spazio in calendario…
Autore: Laura Di Nicola
E’ appena iniziato il Campionato di F1 2022 ma l’eco della chiusura della scorsa stagione è giunto fino al Bahrain GP dalla vicina Abu Dhabi, allorché la FIA ha reso pubblica la circolare con le conclusioni circa l’ultima, discussa gara dello scorso Campionato. E dunque se ne parla ancora? Sembrava ci fosse alle porte una nuova stagione, nuova in tutto e per tutto: nuovo iridato, nuove regole, nuove macchine, nuova perfino la – deliziosamente illeggibile – grafica tv; tuttavia attraverso le dune del deserto il vento sembrava cantare la canzone stonata della vecchia. Forse sarà perché nell’uniformità sabbiosa del deserto…
È una sonnacchiosa domenica quel 30 agosto 1998, un ultimo scampolo di vacanza per chi ha rimandato le ferie, un insperato refolo di spensieratezza per quanti, a causa di studio e lavoro, sono già nel pieno della propria attività. È una sonnacchiosa domenica di Formula Uno quel 30 agosto di vent’anni fa, che vede in Belgio l’ennesima, umiliante prima fila tutta McLaren-Mercedes, le quali, salvo episodi, in quello scorcio di campionato hanno rinverdito i fasti delle gloriose Frecce d’Argento degli anni Cinquanta, ben prima che l’era turbo-ibrida iniziasse la sua epopea nel 2014. Oltre alle monoposto di Hakkinen e Coulthard…
Quest’anno, per la Ferrari, sono settanta. Settant’anni di una storia irripetibile, unica. Settanta sono tanti e, se la Ferrari è così tanta, lo deve anche al suo essere un’icona della cultura moderna, un simbolo, un sogno. Un sogno che non avrebbe potuto realizzarsi senza colui che per primo l’immaginò, nella penombra della sua officina meccanica a Modena. Un sogno dipinto nei colori di Enzo Ferrari. I capelli bianchi. Gli occhiali neri. L’inchiostro viola. E quelle auto rosse. Quattro colori dello spettro restituiscono i tratti distintivi dell’icona Enzo Ferrari nell’immaginario collettivo ma tratteggiano anche, con sapienza artistica, un’efficace ritratto dell’uomo che…