Autore: Laura Di Nicola

Laura Di Nicola | "Fatti non foste a viver come bruti, ma a seguitar rombo di motori e grandi partenze". Interagisci con me sui profili social di Circus Formula Uno o seguimi su Twitter @elledinicola e Facebook @FormulaElle On Amazon: https://amzn.to/2zq6sMF

So it begins. È di nuovo quel periodo, quando fra i primi test e la gran riffa delle presentazioni, si fa gran sfoggio di livree, filmati rubati, analisi tecniche dei filming day, scandali, scossoni e dichiarazioni pepate di Fernando Alonso: è di nuovo la Formula Uno che riparte! Nel frattempo, un editor e un seo specialist sono entrati in terapia contemporaneamente dopo aver letto questo primo paragrafo, ma qualsiasi turbamento emotivo è insignificante se paragonato allo scossone che qualche settimana fa si è dipanato dalla faglia che corre fra Maranello e Stevenage. Quante volte avevamo chiesto alla Ferrari di tornare…

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L’idea di un affresco conclusivo della stagione di Formula 1 2023 da consegnare agli archivi di Circus Formula Uno mi era balenata in mente durante una intensa sessione di proteste su TAFKAT (The App Formerly Known As Twitter*) in occasione delle libere del Las Vegas GP. La celeberrima chiosa che "la sfortuna non esiste, esistono solo eventi che non abbiamo saputo prevedere" si rivela nella sua devastante efficacia proprio al #LasVegasGP, dove branchi di incapaci pascolano ciabattando di caso e avversità invece di fare ammenda.Quousque tandem…— Laura Di Nicola (@elledinicola) November 17, 2023 Quanto ancora e in quali favolosi modi…

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Secondo me, a un certo punto del Singapore GP, abbiamo iniziato un po’ tutti a temere che questa seconda vittoria di Carlos Sainz non arrivasse più. Abbiamo sentito tutti uno spezzone di team radio con l’ingegnere, che suonava più o meno così: “Com’è il passo?” “Dobbiamo aumentare un po’…”: dove l’ho già sentito questo tono?  Come stiamo andando? Male, perdio! E fu così che, nella mente stonata della spettatrice e nella notte in differita di Singapore, rimbombavano le battute con le inconfondibili voci del Ragionier Fantozzi e di Corrado Maria Lobbiam. Effettivamente, non è proprio così stonata l’associazione della sventurata…

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Ha proprio ragione Giorgio Serra “Matitaccia”: la famiglia Minardi ha ridato la vita al circuito di Imola con il suo  Historic Minardi Day, del quale si è conclusa da pochi giorni la settima edizione. Fatevelo dire da chi, esattamente dieci anni fa, si è trovato a passare  – un po’ per caso, un po’ per amore – presso l’impianto sulle rive del Santerno trovandovi un cantiere spoglio, accessi non presidiati e vecchi impianti video a tubi catodici abbandonati fra le tribune. Un’oasi di fredda mestizia cullata dagli alberi. Provai una genuina commozione quando, un anno dopo, tornai al circuito per…

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La colpa dev’essere dell’aria di primavera che scatena insopportabili allergeni, oppure del vento del deserto, che ha sollevato troppa sabbia offuscando la vista. O, forse, stiamo subendo gli effetti di aver inavvertitamente ascoltato la sigla della Formula Uno trasmessa in loop al contrario: se ci avessimo provato con Stairway to Heaven, avremmo sentito invocazioni a satana, noi invece sentiamo Stefano Domenicali affermare che, fosse per lui, eliminerebbe le sessioni di libere “perché interessano solo agli ingegneri e per nulla agli spettatori”. Ah, l’ha detto sul serio? L’ha detto sul serio. Ah, è uscita una smentita? Sì, ma sembra pari pari…

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Strana la vita, caro Max Verstappen: diventi bicampione del mondo ma il contesto in cui ciò avviene sembra pari pari la famosa scena di Tre Uomini e Una Gamba: “Sei campione del Mondo! – Sì, ma niente di serio!” Tutt’intorno, avversari collegati da remoto che professano, indignati, il proprio scontento, commentatori in difficoltà, più polemiche che cosplayer, occhi sgranati e l’intera desolazione rossa dipinta sul volto di Charles Leclerc. Una vittoria annacquata dalle polemiche sui regolamenti e dal polverone sollevato per le imminenti rivelazioni sulla questione del budget cap, ma soprattutto dal fatto che fosse ampiamente annunciata da tempo. Spiace…

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Non è più una questione di vincere, ma di come andare avanti. Per la Ferrari, questa è la sintesi del Mondiale 2022, quali che siano i risultati che verranno o le interpretazioni del suo andamento che si vorranno preferire. La matematica non ci condanna, dobbiamo migliorare, abbiamo voglia e determinazione, stiamo lavorando tutti, ci crediamo. Nessuno mette in dubbio l’abnegazione o la buona fede di chi indossa la casacca rossa, ma la retorica del “ce la faremo contro tutto e tutti” è diventata stucchevole e rappresenta un modo molto poco degno di sviare l’attenzione del tifoso e dell’appassionato dall’immenso spreco…

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La vita, se ti dice bene, è una cosa semplice.  Un modo fatto di piccole grandi cose, come in quella canzonetta dei Beatles: uno stallo al mercato, una bella ragazza che fa la cantante, prendersi per mano e mettere su, in un paio d’anni, una casa dolce casa e una bella famiglia. Obladì, obladà, life goes on, brah! Se riesci a realizzare questo fortunato incastro mentre, poco più che ragazzino, vinci 4 titoli del mondo in Formula Uno, il primo appena tre anni dopo l’esordio assoluto,  con un team che sembra una banda di caciaroni spregiudicati venuti fuori dal nulla,…

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Per me è no. Se dovessi giudicare il MiamiGp con il metro di un talent show, questa sarebbe la mia risposta. E – intendiamoci – già il fatto di aver dovuto accostare uno sport storico, fatto di coraggio, intelligenza e abnegazione, a un prodotto televisivo che fagocita le speranze di giovani artisti – o presunti tali – di trovare la loro strada inseguendo un sogno, beh, dà la misura di quanto sia cambiato il punto di vista negli ultimi anni. Questo – per giunta – proprio in concomitanza con il quarantesimo anniversario della morte di Gilles Villeneuve, una figura capace…

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