Si chiude il caso Piastri: tutti i fatti, i retroscena e gli ingaggi del nuovo pilota McLaren e di Alonso, passato in Aston Martin. Il ruolo di Briatore e Webber.
Il caso è ormai chiuso: Oscar Piastri sarà ufficialmente un pilota McLaren per le stagioni 2023 e 2024. L’intrigante caso che, dal punto di vista mediatico, ha tenuto banco in Formula 1 in quest’ultimo periodo è giunto ad una conclusione, svelando anche alcuni retroscena che permettono ora di avere un quadro molto chiaro di cosa sia effettivamente successo e degli attori che hanno abilmente mosso le pedine di un mercato mai così vivace.
I FATTI
Il 28 luglio scorso, Sebastian Vettel annuncia il suo addio alla Formula 1. Il pilota tedesco, attualmente impegnato con il Team Aston Martin, apre ai social e pubblica il video qui sotto, nel quale comunica ai suoi fan la decisione di lasciare il Circus della Formula 1.
Alcuni giorni più tardi e più precisamente il primo di agosto, è Fernando Alonso ad annunciare il suo addio all’Alpine e il passaggio in Aston Martin, con un contratto biennale.
NEWS: @AstonMartinF1 announces Fernando Alonso for 2023.
We are delighted to confirm that two-time #F1 World Champion @alo_oficial will join the team from next season on a multi-year contract.
Tap below to read more. ⬇️#WeClimbTogether
— Aston Martin Aramco Cognizant F1 Team (@AstonMartinF1) August 1, 2022
La comunicazione del pilota spagnolo coglie un po’ alla sprovvista il team francese che, un po’ “goffamente”, fa sapere (2 agosto, ore 18:11) che la line-up 2023 vedrà Oscar Piastri al fianco di Esteban Ocon.
2023 driver line-up confirmed: Esteban Ocon 🤝 Oscar Piastri
After four years as part of the Renault and Alpine family, Reserve Driver Oscar Piastri is promoted to a race seat alongside Esteban Ocon starting from 2023. pic.twitter.com/4Fvy0kaPn7
— BWT Alpine F1 Team (@AlpineF1Team) August 2, 2022
Il pilota australiano, che nel frattempo aveva già firmato un contratto biennale con McLaren, solo qualche ora dopo (2 agosto ore 20:00) e smentendo il suo stesso team, si affrettò a dire non correrà con Alpine!
La vicenda non piace ovviamente ai vertici di Alpine che provano a ricorrere, senza successo, al Contract Recognition Board. E’ notizia di ieri però che l’organo a cui spetta la risoluzione delle controversie in materia contrattuale tra piloti e scuderie nella Formula 1 ha confermato la bontà dell’operazione che ha portato alla firma del contratto tra Piastri e la McLaren.
Dalla documentazione resa pubblica emergono anche due aspetti importanti: il primo è legato alla durata del nuovo contratto (biennale) e il secondo che il 30 giugno era la data ultima che avrebbe permesso ad Alpine di esercitare l’opzione nel confronti di Piastri.
I RETROSCENA
Tutto quanto accaduto in queste ultime settimane ha messo in luce quanto ora vi andiamo a raccontare e che vede tra i protagonisti due “personaggi” del calibro di Flavio Briatore e Mark Webber, rispettivamente manager di Alonso e Piastri.
L’obiettivo di un pilota e del suo entourage, nel momento in cui si è vicini ad un rinnovo di contratto, è quello di provare a massimizzare due aspetti: l’ingaggio da un lato e la durata dall’altra.
Mettendosi nei panni del duo Briatore-Webber, legati comunque da un pluriennale rapporto, si può capire molto bene quale sia stata la strategia dei due manager per dare un contratto biennale e il miglior ingaggio ai loro assistiti. Non dimentichiamo poi che, nel massimizzare i guadagni del pilota, il manager massimizza anche il suo ritorno economico, ovvero la percentuale che viene riconosciuta dall’assistito (pilota) all’assistente (manager).
Come ha dichiarato oggi lo stesso Piastri al sito ufficiale della F1, la mancanza di chiarezza da parte del team e lo scadere dell’opzione temporale per firmare un contratto con Alpine, ha fatto sì che fosse finalizzato il suo passaggio in McLaren. Riferendosi ai vertici di Alpine, Piastri ha detto: “Hanno dichiarato pubblicamente di voler continuare con Fernando per almeno uno o due anni ancora. E io lo rispetto. Ma dopo aver trascorso un anno fuori (dalle corse, ndr), le mie speranze erano fermamente riposte in un sedile in Alpine ma la mancanza di chiarezza e, come nel caso di Fernando, una sensazione un po’ strana nelle trattative, non mi sembrava la decisione giusta quella di rimanere”.
L’australiano, ha poi anche aggiunto: “La mancanza di chiarezza sul mio futuro e, in definitiva, il venir meno della fiducia, l’offerta molto allettante della McLaren e i rapporti positivi avuti finora con loro sono stati tutti motivi per cui ho ritenuto che la McLaren fosse il posto migliore per il mio futuro”.
Mancanza di chiarezza e fiducia. Non a caso due termini utilizzati anche dallo stesso Alonso, per “giustificare” il suo passaggio in Aston Martin. Una linea di comunicazione, evidentemente concordata da Briatore e Webber per “screditare” in qualche modo l’operato di Alpine che, comunque, non è stato affatto lungimirante.
CIFRE E DURATA DEI CONTRATTI
Facciamo ora due conti in tasca ai due piloti (Alonso e Piastri) e di conseguenza anche ai due manager (Briatore e Webber). Pensando ad un lavoro congiunto dell’ex Team Principal del Team Renault e dell’ex pilota Red Bull, gli scenari possibili potevano essere sostanzialmente tre:
1. Il primo prevedeva un rinnovo contrattuale di un anno per Alonso in Alpine, con un ingaggio non inferiore ai £15m (15 milioni di Sterline), ovvero il suo attuale compenso. Questo avrebbe comportato quasi certamente un passaggio in prestito di Piastri in Williams o McLaren nel 2023 con un ingaggio minimo (£1,0m) e con una clausola contrattuale per un suo ritorno in Alpine nel 2024, anno nel quale anche il contratto di Ocon sarà in scadenza.
2. Il secondo scenario possibile prevedeva un rinnovo biennale per Alonso, con un ingaggio però al ribasso e non superiore ai £22,5m complessivo. Questo però avrebbe comportato un grosso “punto di domanda” sul 2024 per il pilota australiano.
3. Il terzo scenario che ha massimizzato sia il periodo certo di permanenza in F1 che l’ingaggio è stato proprio quello che ha portato Alonso in Aston Martin (2 anni e un ingaggio non inferiore a £30m) e Piastri in McLaren (2 anni e un ingaggio di £3m a stagione più bonus).
Se foste stati nei panni di Briatore e Webber che cosa avreste fatto?